
Dazi, a rischio la competitività del sistema spaziale europeo

Aliberti (Espi), possibile trasferimento di aziende in Usa
Aumento dei costi, ritardi nelle catene di approvvigionamento, calo degli investimenti privati: la politica dei dazi voluta da Trump potrebbe causare seri danni all'Europa dello spazio, spingendo alcune aziende d'eccellenza a trasferirsi negli Stati Uniti per non perdere accesso al più grande mercato spaziale al mondo. E' l'analisi di Marco Aliberti, ricercatore del think tank European Space Policy Institute (Espi). "Nel breve termine, i dazi potranno determinare un aumento dei costi di beni e servizi che noi europei vendiamo agli Stati Uniti: pensiamo ad esempio ai moduli pressurizzati che vengono prodotti a Torino dalla Thales Alenia Space e che vengono comprati, tra le altre, dalla Axiom Aerospace americana", dice Aliberti all'ANSA. "I dazi potrebbero far lievitare il prezzo dei prodotti, determinando uno svantaggio competitivo. Dal canto loro, le aziende europee potrebbero scegliere di caricare questi costi sugli acquirenti statunitensi oppure di assorbirli per rimanere competitive, nonostante i margini di profitto già ridotti. Ma il vero rischio, nel lungo periodo, è che le aziende europee vengano invitate o indotte a trasferirsi negli Stati Uniti, qualora volessero continuare ad accedere a un mercato istituzionale che è cinque volte più ricco di quello europeo. Questo non è uno scenario inverosimile e rappresenta un rischio sistemico per la competitività e la resilienza dell'intero settore spaziale europeo". Molto dipenderà anche dai controdazi europei e dal tipo di beni che colpiranno. "Quando in Europa costruiamo un satellite come quelli della costellazione Copernicus o Galileo, circa metà della componentistica elettronica ed elettrica è di manifattura statunitense: eventuali controdazi - puntualizza l'esperto Espi - potrebbero portare a interruzioni della catena di approvvigionamento, tempi di consegna più lunghi e costi più elevati, rendendoci meno competitivi qualora i satelliti vengano venduti a Paesi terzi. Per questo è importante che l'Europa diversifichi le sue forniture". Le catene di approvvigionamento nel settore spaziale sono ormai fortemente globalizzate e anche per questo gli esperti si attendono una battuta d'arresto della crescita della Space Economy mondiale nel medio-lungo termine, "soprattutto in caso di recessione", conclude Aliberti.
I.Moreau--PS