
Borsa: Milano chiude debole (-0,73%), pesa Stellantis, corre Stm

Tensione su Generali, Ferrari e Unicredit. Caute Intesa ed Mps
Piazza Affari ha chiuso una seduta piuttosto nervosa. Dopo un avvio in rialzo di quasi l'1% è scivolata in territorio negativo, lasciando sul campo fino all'1,2%, per poi segnare un calo finale dello 0,73% a 34.027 punti. In calo a 3,49 miliardi di euro di controvalore gli scambi, che restano comunque superiori alla media di una normale seduta. In un clima ancora di assoluta incertezza la pausa sui dazi annunciata a sorpresa due giorni fa dal presidente Usa Donald Trump passa in secondo piano mentre Washington e Pechino giocano al rialzo sulle tariffe reciproche: al 145% quelle americane e al 125% quelle cinesi. Sugli scudi Stm (+3,9%) in ritardo di un giorno rispetto al resto del settore. Nella vigilia il titolo era partito con un rialzo di oltre il 10% per chiudere poi a +1,4%. Per il produttore italo-francese di semiconduttori, che ha chiuso a 17,57 euro, sono ancora lontani gli oltre 20 euro precedenti l'annuncio sui dazi di Trump. Sotto pressione Stellantis (-3,81%) dopo i dati sulle consegne trimestrali e Ferrari (-1,88%). Pesante Generali (-3,5%) insieme al resto del comparto in Europa, mentre Unipol (-1,07%) è apparsa più cauta. Deboli i bancari Unicredit (-1,77%) e Banco Bpm (-1,59%), caute invece Popolare Sondrio (-0,46%), Intesa (-0,18%) e Bper (-0,13%). Immobile Mps (+0,06%) che la prossima settimana riunisce i soci per votare l'aumento di capitale a servizio dell'offerta di scambio su Mediobanca (-0,45%). Fiacca Eni (-0,51%) in linea con l'andamento del greggio.
A.Martin--PS