
Bce verso settimo taglio. Da Powell allarme dazi

Wto taglia le stime sul commercio
La Fed, con le mani legate dall'inflazione, non promette nulla sui tassi. La Bce, invece, si appresta a tagliare ancora una volta, con un'accelerazione dettata dalla guerra commerciale scatenata da Trump, ma pensando anche all'euro che ha preso il volo sul dollaro ai massimi di tre anni. Il presidente della Fed ha allontanato ipotesi di interventi in soccorso dell'economia: anzi la Fed è preoccupata che "rialzi una tantum dei prezzi" derivanti dai dazi non si trasformino in un impulso inflazionistico prolungato. Gli effetti dei dazi - per Powell - potrebbero andare oltre le attese, con impatto sull'economia. E a caduta sull'occupazione. Poi c'è l'incertezza che crea volatilità e potrebbe continuare. Se gli emissari della Ue a Washington hanno confessato di non aver capito cosa vuole Trump, economisti come Erik Nielsen di Unicredit dicono che "sarà brutto, molto brutto, per la crescita americana e per il resto del mondo". Il Wto taglia le sue stime sul commercio globale per i dazi di Trump, attenendosi scambi in calo fra lo 0,2% e l'1,5% nel 2025: come una pandemia in piccolo. Fitch taglia la stima di crescita globale a meno del 2% per il 2025, uno 0,4 sotto le prevedenti previsioni, con Usa e Cina col freno a mano (1,2%) e l'Ue sotto l'1%.
A.Dupont--PS